Deportazione e morte
testimoni di fantasmi dell’umanità
di Crescenza Caradonna@
Se questo è un uomo
è un romanzo testimonianza di Primo Levi scritto
tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947.
Rappresenta la coinvolgente ma riflettuta testimonianza
di quanto fu vissuto in prima persona dall’autore nel campo
di concentramento di Auschwitz Levi sopravvisse
infatti alla deportazione nel campo
di Monowitz – lager satellite del complesso di Auschwitz.« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »«Sono questi alcuni dei versi introduttivi del romanzo, ispirati all’antica preghiera dello Shemà »
Da Wikipedia
Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici. Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi. Primo Levi


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