IL BUONGIORNO DI CRESCENZA CARADONNA
Burkini la tolleranza
SPERANZA E PACE
Senza spogliarsi le donne musulmane hanno introdotto il burkini un’unione tra il burka ed il bikini che permette loro di nuotare. Dalla stoffa così leggera copre tutto il corpo salvo l’ovale del viso, si compone di tre pezzi cappuccio, casacca e pantaloni apparso nel 2008, poco prima le Olimpiadi di Pechino, ha subito incontrato i pareri positivi delle donne musulmane decretandone il successo.
Ma a crearlo il burkini è stata una stilista australiana di origine libanese Aheda Zanetti nel 2004 che ha dichiarato al giornale Le Monde che l’idea le venne guardando sua nipote mentre giocava a netball (un variante del basket), la ragazza si muoveva impacciata nel suo hijab quindi ha continuato dicendo: «Ho fatto qualche ricerca e non ho trovato abiti adatti per lo sport e le donne pudiche». Ho immaginato un «hijood», una fusione tra hijab e hood, (cappuccio in inglese), una tuta adatta per il «pudore» religioso, e il Burkini è arrivato sulla scia.»
Non espongono il loro corpo le donne musulmane ma vogliono ugualmente vivere la loro vita come tutte le altre donne del mondo nel rispetto dei canoni dettati dalla loro religione, perché impedirlo? La libertà è alla base della convivenza tra popoli e religioni diverse insieme alla tolleranza, la panacea per tutti gli uomini di buona volontà nel segno della pace mondiale@
L’ha ribloggato su PUGLIA DA AMARE Quotidiano d'informazione.
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