Civile o incivile? di Crescenza Caradonna

“Civile o incivile?
È questo il problema?

Domenica mattina passeggio tranquillamente con il mio piccolo cane giù per strada, nessuno cammina tutti dormono è una calda giornata di agosto ma un paio di occhi, nascosti dietro a occhiali spiritati e prevenuti, mi seguono nel mio quotidiano giro mattutino, Roy mi scappa dal guinzaglio è la fa proprio lì sulla sporca colonna del porticato del suo bar, corro raccolgo diligentemente gli escrementi ma la pipì no ha già fatto proprio lì mentre mi accingevo a buttare la bustina della popò: apriti cielo mamma mia è guerra! Richiamata da un piccolo uomo di uno sporco bar, perché lo è per davvero visto che oltre a fumare mentre preparano il caffè e a non fare la raccolta differenziata avendolo constatato personalmente ogni santo giorno nonostante i cassonetti a pochi metri dall’esercizio commerciale, mi dice che lì i tavolini ne soffrono…ma da che pulpito viene la predica mi chiedo?
La colpa è vero l’assumo in pieno ma è stata una- tantum, ma il piccolo barista ha molte altre incivili colpe che sono più gravi di una sporadica pipì di un piccolo e diciassettenne cane, civile o incivile è questo il problema? Il problema è un’altro ben più profondo radicato nell’ignoranza umana pronta a giudicare, discriminare chi invade il tuo territorio che non è solo fisico ma mentale.

«Non  guardare il capello nell’occhio del tuo nemico ma la trave nel tuo»
Di Crescenza Caradonna